La solidità delle BCC si conferma ben al di sopra della media del sistema bancario

Solidità bancaria delle Bcc - dal Bilancio di Coerenza 2025 di Federcasse
I dati relativi ai coefficienti patrimoniali medi, aggiornati a dicembre 2024, evidenziano una crescita significativa rispetto all’anno precedente e, soprattutto, una marcata superiorità rispetto ai valori medi registrati nell’intero comparto bancario nazionale.

Le Banche di Credito Cooperativo (BCC) si dimostrano ancora una volta tra gli istituti più solidi del panorama bancario italiano. I dati relativi ai coefficienti patrimoniali medi, aggiornati a dicembre 2024, evidenziano una crescita significativa rispetto all’anno precedente e, soprattutto, una marcata superiorità rispetto ai valori medi registrati nell’intero comparto bancario nazionale.

Nel dettaglio, il CET1 ratio – il principale indicatore della solidità patrimoniale – ha raggiunto per le BCC il 26,7%, in crescita rispetto al 24,3% del 2023. Il CET1 (Common Equity Tier 1) rappresenta il capitale primario di qualità più alta a disposizione di una banca, composto essenzialmente da capitale versato, riserve e utili non distribuiti. Si tratta della componente più solida del patrimonio e viene utilizzato per far fronte a eventuali perdite.

Anche gli altri coefficienti patrimoniali registrano miglioramenti: il Tier1 ratio è passato dal 25,3% al 27,6% e il Total Capital Ratio dal 24,5% al 26,8%. Il Tier1 ratio misura la solidità patrimoniale tenendo conto non solo del CET1 ma anche di altri strumenti di capitale di qualità elevata. Il Total Capital Ratio, infine, include anche il cosiddetto capitale di classe 2, ovvero strumenti subordinati e altri elementi patrimoniali meno pregiati ma comunque rilevanti per la stabilità dell’istituto.

La crescita dei coefficienti patrimoniali riflette l’aumento del patrimonio delle BCC, che nel 2025 raggiunge i 26,6 miliardi di euro in capitale e riserve, con un incremento del 12,2% rispetto all’anno precedente. Una performance nettamente superiore rispetto a quella dell’intera industria bancaria, che registra una crescita del solo 2,5%.

Altro dato di rilievo è la composizione qualitativa del patrimonio: nelle BCC il CET1 costituisce il 97% dei fondi propri, mentre nella media del settore bancario italiano questa percentuale si attesta intorno all’80%. Ciò significa che le BCC non solo dispongono di un ampio patrimonio, ma che questo è composto in larga parte da elementi di altissima qualità, garanzia di maggiore stabilità in caso di turbolenze finanziarie.

Il confronto con le altre categorie dimensionali di banche è eloquente. Il CET1 ratio delle BCC (26,7%) risulta infatti ben superiore a quello delle banche maggiori (17,6%), delle grandi banche (18,2%), delle banche medie e piccole (16,3%) e persino delle banche minori (22%).

Questi dati confermano il ruolo virtuoso delle Banche di Credito Cooperativo nel sistema finanziario italiano. Nonostante la loro dimensione generalmente ridotta rispetto ai grandi gruppi bancari, le BCC riescono a mantenere livelli di solidità patrimoniale di gran lunga superiori, grazie a una gestione prudente, a una forte base territoriale e a un modello mutualistico che privilegia la stabilità di lungo periodo rispetto alla massimizzazione dei profitti nel breve termine.

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