Papa Francesco per Natale “diffondiamo felicità, fiducia e consolazione”

Questo l'invito rivolto ai giovani di Azione Cattolica, ma non solo dal Santo Padre in una udienza pre-natalizia

“Impariamo allora a stupirci, a non dare mai nulla per scontato, soprattutto l’amore: quello di Dio e quello delle persone che incontriamo. Contagiamo tutto e tutti con la nostra meraviglia: di casa in casa, di parrocchia in parrocchia, di città in città, di nazione in nazione. Così diffondiamo felicità, fiducia e consolazione”, ha detto il Santo Padre ai giovani per Natale.

La nascita di Gesù, però, non deve rendere speciale soltanto il 25 dicembre ma ogni giorno dell’anno perché è “tutta la nostra vita è un dono straordinario: ciascuno di noi è unico e ogni giorno è speciale, come amava dire il Beato Carlo Acutis“.

“Fermatevi davanti a un presepio e guardate bene; poi andate ad un altro e guardate bene… In tutti c’è varietà, i presepi napoletani sono bellissimi! Ma in tutti non manca Gesù, la Madonna e Giuseppe: quell’amore che Dio ci ha inviato e la Madonna e Giuseppe che lo fanno crescere”.

Nel suo discorso il Papa si è soffermato , in particolare, sullo stupore come modo in cui porsi dinanzi al Natale, “la bella notizia” che ogni anno porta “novità all’anima e al cuore”, non solo momento “per fare il cenone” e riunirsi in famiglia, ma anche per guardare il presepe, andare chiesa. In tale clima, non bisogna dimenticare i più bisognosi, invita il Pontefice, e i tanti ragazzi “che stanno male per la fame, la guerra, le malattie.

“Quanta gente non ha capacità di essere originale. Sono fotocopie! Oggi si fa questo perché dice il giornale che si deve fare o per abitudine. E il Natale è una fotocopia, di tante cose, per tanta gente e non è l’incontro – tanto bello! – che ogni anno ci porta novità, novità all’anima e al cuore di ognuno di noi. Guardate il presepe, guardate la Madonna, Giuseppe e il Bambino, i Magi, i pastori, gente umile, che va a guardare Gesù”.

0 replies on “Papa Francesco per Natale “diffondiamo felicità, fiducia e consolazione””