I giovani: la storia sono loro

Articolo 12 della Carta dei Valori del credito cooperativo: il credito cooperativo crede nei giovani e valorizza la loro partecipazione attiva nel suo percorso di innovazione. Attraverso un confronto costante, si impegna a collaborare con loro, sostenendoli nella diffusione e nella concretizzazione dei principi della cooperazione di credito

«Se guardiamo alle nuove generazioni, potremmo dire “la storia sono loro”. A loro compete continuare a scrivere quella del credito cooperativo, che vogliamo possa sempre meglio portare sviluppo inclusivo e benessere diffuso per le comunità. A loro non servono indicazioni, hanno bisogno di consigli, e devono essere coscienti del fatto che possono fare grandi cose». Così il presidente di Federcasse, Augusto dell’Erba, inquadra il tema del ricambio generazionale all’interno delle banche di credito cooperativo e del ruolo che i giovani possono giocare nel nostro movimento.
«I giovani rappresentano una comunità con un talento naturale per la cooperazione, che dialoga e si confronta per cercare risposte per un mondo migliore, più inclusivo, più sostenibile -aggiunge il presidente della nostra Bcc, Roberto Scazzosi-. Se ne sta parlando molto all’interno del movimento della cooperazione del credito, in particolare sulle necessità di creare connessioni tra il futuro possibile e il passato, cioè la nostra storia, i legami che in oltre un secolo abbiamo creato con le comunità locali e le tradizioni, quelle che sono linfa vitale dei territori in cui operiamo e che rappresentano un valore per ogni Bcc. Ma ciò che conta di più è il contributo che i giovani possono dare, la loro capacità di guardare avanti senza dimenticare il passato, di creare innovazione partendo dalle solide basi costruite nel tempo da chi li ha preceduti. Essere giovani oggi significa non solo portare energia e nuove idee, ma anche sapere ascoltare, comprendere e adattare le esperienze passate per costruire un futuro migliore».
In effetti, in ogni epoca il cambiamento è stato guidato dalle nuove generazioni, che hanno avuto il coraggio di rompere gli schemi, di sperimentare, di portare visioni diverse. Questo vale anche per le Bcc, dove i giovani non devono essere visti come semplici destinatari di iniziative, ma come protagonisti di un sistema in evoluzione. Il loro impegno non si esaurisce nel diventare clienti della banca o soci formalmente iscritti, ma deve tradursi in una partecipazione attiva alla vita dell’istituto e della comunità di riferimento. La prima forma di partecipazione è l’assemblea annuale dei soci, un momento fondamentale per conoscere più a fondo le strategie della banca, dare il proprio contributo e sentirsi parte attiva del progetto di crescita della Bcc. Anche le varie iniziative organizzate nel corso dell’anno sono un’opportunità per i giovani di avvicinarsi al mondo del credito cooperativo e comprendere i valori di mutualità e vicinanza al territorio che lo caratterizzano.
Proprio per favorire il rinnovamento della base sociale e incentivare la partecipazione delle nuove generazioni, all’assemblea dei soci dello scorso anno la nostra Bcc ha scelto di eliminare il sovrapprezzo dell’azione per i nuovi soci con meno di 35 anni. Se è vero che la quota sociale non è una spesa ma un deposito, è altrettanto vero che chiedere oggi, soprattutto ai più giovani, di investire cifre importanti potrebbe rappresentare una barriera all’ingresso. Per questo motivo, per diventare soci della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, gli under 35 dovranno solo sottoscrivere il valore nominale della quota, che è fissato a 25,82 euro. «Vogliamo puntare sui giovani non solo per ovvie ragioni anagrafiche che si deve porre qualunque azienda, ma soprattutto perché sono convinto che i valori del credito cooperativo – solidarietà, mutuo soccorso e cooperazione – oltre ad essere attualissimi, sono quelli davvero in grado di dare una risposta di speranza per il futuro», afferma Scazzosi.
Un ulteriore strumento di partecipazione attiva che la nostra Bcc mette a disposizione di tutti, e in cui i giovani soci si possono impegnare, è la mutua di comunità Ccr Insieme Ets. La mutua si basa sul principio del mutuo soccorso, che è uno dei pilastri storici del credito cooperativo. Attraverso questa realtà, i soci possono beneficiare di una rete di aiuto e sostegno reciproco, usufruendo di servizi dedicati e iniziative di carattere sociale, sanitario e assistenziale. Partecipare alla mutua significa entrare a far parte di una comunità solidale, dove il benessere collettivo viene messo al centro e dove la collaborazione tra soci e banca si traduce in azioni concrete di supporto e inclusione. In un’epoca in cui i legami sociali tendono a indebolirsi, il modello del mutuo soccorso rappresenta un valore aggiunto, un modo per riscoprire la forza della cooperazione e per affrontare insieme le sfide del presente e del futuro.
Il ruolo delle nuove generazioni è oggi più centrale che mai. In un mondo in rapida evoluzione, dove le sfide ambientali, economiche e sociali richiedono risposte sempre più innovative e sostenibili, i giovani hanno la responsabilità di essere protagonisti del cambiamento. Essere giovani oggi significa anche essere consapevoli di poter fare la differenza, di poter contribuire a costruire una società più equa e sostenibile. Non si tratta solo di avere idee, ma di avere la capacità di trasformarle in azioni concrete, di mettersi in gioco e di collaborare con chi ha più esperienza per creare qualcosa di duraturo.
Nella storia del Credito Cooperativo, il valore della cooperazione è sempre stato centrale. Questo spirito deve continuare a essere il motore del cambiamento, con i giovani che portano nuove energie e prospettive, e con le generazioni più mature che mettono a disposizione la loro esperienza. La sfida è quella di trovare un equilibrio tra continuità e innovazione, tra passato e futuro, tra tradizione e modernità.
«Non si tratta solo di coinvolgere i giovani, ma di dare loro gli strumenti per essere davvero protagonisti del cambiamento, per rendere la cooperazione di credito sempre più attuale e capace di rispondere ai bisogni di una società in continua trasformazione -sottolinea il nostro presidente-. I giovani hanno sempre avuto un ruolo centrale nella storia e continueranno ad averlo. La loro capacità di immaginare il futuro e di costruirlo è la garanzia che la cooperazione di credito continuerà a essere un modello di sviluppo sostenibile e inclusivo. Per questo è fondamentale dare loro spazio, fiducia e responsabilità».
Che è proprio quello che sta avvenendo all’interno della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate: guardando ai nuovi soci persone fisiche, escludendo quindi le aziende per cui non viene dichiarata l’età del rappresentante legale, infatti, la percentuale di under 35 entrati nella nostra Bcc sia passata dal 26% del 2021 al 44% dello scorso anno.

«Un dato che racconta molto più di una semplice crescita numerica: indica un cambiamento culturale, una riscoperta del valore della cooperazione da parte delle nuove generazioni -commenta Roberto Scazzosi-. Vedere un numero crescente di giovani scegliere di entrare a far parte della nostra Bcc è la dimostrazione che il modello del credito cooperativo ha ancora molto da dire e da offrire. Non è solo una questione di servizi bancari, ma di condivisione di valori e di un’idea di economia più equa e partecipativa. Questi giovani non cercano solo un conto corrente, ma una banca che parli la loro lingua, che creda nel loro futuro e che investa nel territorio in cui vivono».
Anche il nostro direttore generale, Roberto Solbiati, sottolinea l’importanza di questo trend:
«La crescita degli under 35 tra i nostri soci è un segnale chiaro: c’è una nuova generazione che guarda con interesse e fiducia al nostro modello di banca. Per noi questo è uno stimolo ulteriore a continuare a innovare e a sviluppare strumenti che rispondano alle esigenze di questi giovani, che sono non solo il nostro presente, ma soprattutto il futuro della cooperazione di credito».


Dobbiamo essere capaci di attrarre un numero sempre maggiore di giovani soci e di responsabilizzarli, in modo da lavorare assieme per preparare il futuro e il necessario ricambio generazionale all’interno della nostra Bcc.

Mauro Colombo
vice presidente vicario

I giovani soci sono per noi degli interlocutori privilegiati sul nostro territorio. L’obiettivo è quello di accoglierli nella compagine sociale e sviluppare, in questo modo, la diffusione e la cultura della cooperazione di credito

Diego Trogher
vice presidente

È importante creare occasioni in cui i giovani soci possano fare esperienza e pratica di protagonismo responsabile, in cui siano produttori di idee, co-produttori di decisioni, e attori di realizzazioni al servizio delle comunità.

Giuseppe Barni
presidente del comitato esecutivo

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