Non è facile parlare di malati oncologici. Non è facile pensare di poter intervenire migliorando le cure che vengono proposte al fine non solamente di migliorare la cura stessa, ma anche di aiutare le persone che vivono accanto al paziente. L’Ospedale di Legnano ci crede però. E grazie al supporto della nostra BCC ha potuto dare vita a due progetti che si rivolgono esplicitamente ai malati di cancro. Due iniziative diverse che agiscono a differenti livelli, ma che sono accomunate dall’obiettivo. Il data manager oncologico e lo sportello di sostegno psicologico vanno nella medesima direzione: agire nella direzione di un miglioramento sia delle cure sia delle condizioni di vita. «Essere al fianco di un territorio è anche essere al fianco del suo ospedale», ha esordito il presidente della nostra BCC Roberto Scazzosi alla conferenza stampa di presentazione delle iniziative che si è svolta nel nuovo ospedale di Legnano lo scorso 24 ottobre (nella foto). «Ci siamo messi all’ascolto delle esigenze e abbiamo dato una risposta in un ambito particolarmente delicato e sensibile quale quello sanitario. Non è però per noi un intervento spot: questa iniziativa si inserisce però in un percorso ormai decennale che ci ha visto e ci vede al fianco della LILT sul tema della prevenzione oncologica». Dall’Azienda Socio Sanitaria Territoriale Ovest Milanese (la vecchia Azienda ospedaliera che raccoglie gli ospedali di Legnano, Magenta, Abbiategrasso e Cuggiono) è arrivato il plauso. «Ricerca, tecnologia, prossimità, parole scelte. La buona cura fonde tutte queste componenti. Ogni giorno il nostro sforzo è migliorare la scienza di vivere, per assicurare il maggior bene possibile al malato. E il contributo della banca si fa alleato nel nostro intendimento. Per questo il nostro è un grazie a tuttotondo», ha affermato il direttore generale dell’ASST Ovest Milanese Massimo Lombardo. Nello specifico, l’intervento della nostra BCC ha permesso all’Ospedale di Legnano di agire in due direzioni. Innanzitutto introducendo la figura del data manager oncologico, figura professionale relativamente nuova che purtroppo non è ancora stata prevista nell’organico ministeriale. «Parliamo di una figura professionale molto qualificata che si occupa della gestione degli studi clinici. È un profilo professionale che va ad inserirsi nell’ambito della ricerca clinica», ha spiegato Sergio Fava, direttore dell’unità operativa di Oncologia dell’Ospedale di Legnano. «A questa figura viene affidata la gestione e il coordinamento pratico delle sperimentazioni in corso; il data manager mira infatti ad assicurare il corretto andamento delle stesse e il mantenimento della loro qualità, verificando che la conduzione dello studio clinico e la raccolta dei dati siano svolte in accordo con i rigidi criteri normativi che ne garantiscono il rispetto della scientificità e dei principi etici». Una figura che Fava non ha esitato a definire «fondamentale» perché «l’oncologia è un ambito in costante evoluzione e richiede continui aggiornamenti. La ricerca è importante come la pratica clinica quotidiana perché permette di partecipare direttamente allo sviluppo delle innovazioni. Avere la disponibilità di una risorsa dedicata a studi sperimentali sia nazionali, sia internazionali che garantiscono l’evoluzione dei trattamenti oncologici è un’importante occasione che va a vantaggio di tutta l’oncologia, ma soprattutto dei pazienti. Si tratta di una figura che abbiamo già avuto all’interno della nostra Unità operativa, ma che, non essendo prevista dagli organici ministeriali, comporta la necessità di reperire fondi ad hoc. Il contributo della BCC ci permetterà di coprire buona parte dei costi per un anno». L’altro progetto riguarda lo sportello di sostegno psicologico, servizio «determinante», gestito dalla da tre anni dalla LILT di Legnano che, grazie al contributo della BCC, può essere rinnovato e offerto gratuitamente. «È un’iniziativa per il supporto psicologico dei malati oncologici e delle loro famiglie », ha illustrato Anna Daverio responsabile della delegazione LILT di Legnano. «Si vuole dare l’opportunità al paziente e ai familiari di essere “seguiti” psicologicamente e di creare le condizioni affinché si possa affrontare in modo costruttivo la malattia, che non è solo un fatto del singolo, ma investe tutti. Molte volte, infatti, alcuni familiari reagiscono in modo critico e sviluppano a loro volta depressioni o stati ansiogeni che peggiorano il clima familiare, il paziente e loro stessi». Questo perché «l’evento tumore rappresenta un vero e proprio trauma per il paziente e per i suoi famigliari. Il sostegno psicologico, che opera in collaborazione con il personale medico, diventa quindi fondamentale per affrontare la malattia, per rendere il percorso di cura più sereno e per comprendere che oggi le cure possono dare diverse speranze. Attualmente lo sportello è attivo una volta alla settimana; c’è la volontà di ampliarlo viste le molte richieste». Il servizio viene gestito dalla LILT all’interno dell’ospedale di Legnano.
Partita la campagna antifumo
La lotta al fumo inizia fin da piccoli. Coinvolge più di 1.500 alunni di quarta elementare di oltre 20 scuole elementari della zona del Legnanese e Castanese il progetto di prevenzione promosso dalla LILT con il sostegno della nostra BCC. Protagonista è l’Agente 00 Sigarette, un fantomatico supereroe attorno al quale vengono organizzati dei laboratori. La locandina scelta per la campagna 2016-17 è stata realizzata dagli alunni delle classi quarta A e B della scuola Gajo di Parabiago: il loro manifesto, che ha vinto il concorso dell’anno scorso. «L’obiettivo è far capire ai ragazzi che uno stile di vita salutare rifiuta il tabagismo e possano diventare così adulti capaci di essere responsabili del proprio benessere», osser- L’impegno comune finalizzato a trasmettere il valore della prevenzione ha trovato nella serata di giovedì 27 ottobre un momento ufficiale. In apertura dell’incontro “Prevenzione al femminile” organizzato in sala Don Besana il presidente della LILT legnanese Flavio Giranzani ha voluto consegnare una targa al presidente della nostra BCC Roberto Scazzosi e al presidente del CCR Maria Carla Ceriotti quale segno «di ringraziamento per l’impegno e la vicinanza dimostrata in tutti questi anni di proficua e attenta collaborazione», ha detto Giranzani. Quindi è stato dato spazio all’incontro: davanti ad un pubblico attento e partecipe, Marina Pericoli, ginecologa responsabile del centro di PMA Due Più di Legnano, ha parlato di prevenzione applicata va Anna Daverio, coordinatrice della delegazione LILT di Legnano. «Il lavoro sui bambini, tra l’altro, ha una ricaduta positiva anche su genitori e insegnanti, spinti dai ragazzini stessi a riflettere – e ad agire – sull’inaccettabilità sociale del fumo».
Prevenzione al femminile
L’impegno comune finalizzato a trasmettere il valore della prevenzione ha trovato nella serata di giovedì 27 ottobre un momento ufficiale. In apertura dell’incontro “Prevenzione al femminile” organizzato in sala Don Besana il presidente della LILT legnanese Flavio Giranzani ha voluto consegnare una targa al presidente della nostra BCC Roberto Scazzosi e al presidente del CCR Maria Carla Ceriotti quale segno «di ringraziamento per l’impegno e la vicinanza dimostrata in tutti questi anni di proficua e attenta collaborazione», ha detto Giranzani. Quindi è stato dato spazio all’incontro: davanti ad un pubblico attento e partecipe, Marina Pericoli, ginecologa responsabile del centro di PMA Due Più di Legnano, ha parlato di prevenzione applicata va Anna Daverio, coordinatrice della delegazione LILT di Legnano. «Il lavoro sui bambini, tra l’altro, ha una ricaduta positiva anche su genitori e insegnanti, spinti dai ragazzini stessi a riflettere – e ad agire – sull’inaccettabilità sociale del fumo». alla “fertilità nella vita delle donne” mentre Antonella Ferzi, specialista dell’Oncologia medica dell’ospedale di Legnano ha affrontato il tema “Stili di vita e tumore della mammella”. Presente alla serata il presidente di BCC Insieme Mutua Graziano Porta.

