Brebbia in mostra a Varese

La storia del cinema sperimentale ha fatto tappa nella filiale di Varese della nostra BCC. Dal 13 al 24 giugno gli spazi di via Veratti hanno ospitato “Idea assurda per un filmaker”, la mostra fotografica su Gianfranco Brebbia e la cultura internazionale a Varese negli anni 60-70. La selezione, composta da 16 scatti in bianco e nero dall’archivio dell’artista, è stata curata dalla figlia Giovanna. «È lo spaccato di un’epoca; uno straordinario momento di vivacità artistica a Varese», ha spiegato la curatrice.
Gianfranco Brebbia nacque a Varese il 2 maggio 1923. Conseguiti gli studi presso la scuola Salesiana di Milano, all’età di 20 anni, durante la Seconda Guerra Mondiale, fu internato in Svizzera, dal 1943 al 1945. Durante l’internamento imparò il lavoro di sartoria, attività che continuò successivamente, dopo essere rientrato in Italia. Il contatto con la natura della terra elvetica gli conferì un gusto particolare che si riscontrerà nelle sue opere cinematografiche. Brebbia, fin da giovanissimo, si dedicò alla Fotografia e, solo nel 1962, realizzò il suo primo filmato con la cinepresa Bolex Paillard Reflex H8. Da quel momento, la sua cinepresa divenne parte integrante della sua vita. Scomparve improvvisamente a Varese, il 7 gennaio 1974, all’età di cinquant’anni, lasciando un prezioso archivio cinematografico custodito dal dicembre 2015 presso l’Archivio Storico della Cineteca Italiana di Milano.

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