Anche il settore agricolo si conferma terreno fertile per riflessioni sul futuro e sulla necessità di accompagnare le nuove generazioni nei percorsi di crescita e cambiamento. In questo contesto, il credito cooperativo gioca un ruolo chiave, come ha ricordato Silvio Mucchi, presidente del Fondo Comune delle Casse Rurali Trentine. Durante un intervento pubblico al Festival dell’Economia di Trento, Mucchi ha sottolineato l’importanza di un impegno strutturale e continuativo da parte del sistema cooperativo per sostenere i giovani agricoltori, in particolare nei delicati passaggi generazionali e nei processi di innovazione.
“Il nostro impegno – ha dichiarato – parte da lontano, con iniziative di educazione finanziaria già nelle scuole, per insegnare il valore del risparmio e della gestione consapevole delle risorse”. Un approccio che guarda alla formazione come leva per costruire cittadini consapevoli e imprenditori preparati, capaci di affrontare le sfide della sostenibilità e della competitività anche in ambito rurale.
Ma non si tratta solo di strumenti tecnici. Mucchi ha posto l’accento anche sulla necessità di una relazione autentica con i giovani, criticando modelli verticistici e poco partecipativi. “Non funzionano i club di giovani soci imposti dall’alto – ha avvertito –. Serve affiancare i giovani nei loro desideri di partecipazione e costruzione, con umiltà e ascolto”. Una visione che richiama la missione originaria delle Casse Rurali: quella di essere comunità prima ancora che banche, capaci di accompagnare le persone nei loro progetti di vita e di lavoro, con attenzione ai contesti e alla dimensione umana.
In un’epoca in cui le trasformazioni del mondo agricolo sono rapide e spesso complesse, il sostegno del credito cooperativo può fare la differenza, a patto che resti ancorato ai valori della mutualità e dell’ascolto, mettendo davvero al centro le persone.
