Rilancia il ruolo delle banche di credito cooperativo Joseph Stiglitz, economista e vincitore del premio Nobel per l’economia nel 2001 al festival nazionale dell’economia civile: “Discutiamo spesso di trovare un equilibrio tra stato e mercato, tra pubblico e privato ma dobbiamo prendere in considerazione anche altri fattori: negli Usa i college che hanno più successo sono quelli che si basano sulla collaborazione con le Fondazione e durante la crisi del 2008 le uniche banche che continuavano a funzionare erano le banche cooperative.
Questo dimostra che dobbiamo andare oltre la divisone fra pubblico e privato e coinvolgere la società civile ed è più semplice partire dal livello locale, dove ci sono le maggiori opportunità e le maggiori speranze.
Viviamo in territori, in comunità locali dove esistono delle diversità, delle disuguaglianze. Si parla molto di partecipazione, ma è importante parlare di un coinvolgimento attivo per far parte di una comunità. Quando gli individui collaborano tra loro in modo costruttivo, la fiducia aumenta. La mancanza di fiducia è il problema di tante economie attuali. Non serve solo cambiare la comunità, ma gli individui che la compongono, partendo dai territori, dalle comunità perché è li che riscopriamo le maggiori opportunità di cambiamento.
Dobbiamo trovare un equilibrio tra l’innovazione che crea profitto e l’innovazione che migliora la società.
L’obiettivo dell’istruzione oggi non è riversare conoscenze negli individui, con internet abbiamo accesso alle informazioni: quello che serve è imparare a distinguere tra ciò che è vero e ciò che non lo è.
C’è l’urgenza di coinvolgere i giovani nel processo politico – ha detto – perché se si allontanano, il dibattito politico finisce nelle mani sbagliate», ha detto Stiglitz.

