Una linea di produzione super tecnologica per realizzare go-kart in una fabbrica 4.0, con robot, oggetti intelligenti e stampanti 3D. È successo venerdì 30 settembre alla LIUC – Università Cattaneo di Castellanza, in occasione di MeetMeTonight, la Notte dei Ricercatori, evento promosso dalla Commissione Europea per avvicinare i ricercatori ai cittadini, promuovendo la cultura e la ricerca scientifica in modo semplice e divertente. Per quest’occasione la LIUC ha realizzato una fabbrica simulata, la Kart Factory di JMAC, dove vedere all’ opera molti strumenti della manifattura 4.0. L’evento ha attirato un centinaio di studenti e una 70ina di imprenditori. «Il riscontro è stato ottimo, sia per quanto riguarda i ragazzi sia, soprattutto, per il mondo imprenditoriale: molti ne hanno approfittato per vedere dal vivo come una linea produttiva possa trasformarsi grazie alle nuove tecnologie. Quest’iniziativa rispecchia il nostro modo di fare ricerca: non ci fermiamo alla teoria, ma cerchiamo delle applicazioni pratiche» dice Raffaella Manzini, Prorettore alla Ricerca e professore Ordinario di Ingegneria Economico-Gestionale alla Scuola di Ingegneria Industriale della LIUC. Anche se si fa un gran parlare di quarta rivoluzione industriale e dell’Internet of Things (IoT), spesso le novità restano concetti teorici, che si fatica a immaginare applicate alla realtà.
«Nelle fabbriche, in particolare, la tecnologia digitale non è ancora utilizzata al pieno delle sue possibilità. Per questo, in occasione della Notte dei Ricercatori, abbiamo proposto una piccola simulazione di fabbrica applicata alla linea produttiva di kart a pedale» aggiunge Manzini. Gli studenti della LIUC sono stati protagonisti dell’iniziativa, supervisionando le varie fasi della produzione e montando e smontando i kart prodotti. Nella i-fab erano utilizzati l’IoT, ossia l’evoluzione della rete dove le “cose” si rendono riconoscibili e acquisiscono intelligenza; la big data analytics, ossia la raccolta di dati da fonti diverse, aggregati in unico grande data-set che sono estrapolate, gestite e processate entro un tempo ragionevole; la simulazione, per prevedere scenari diversi e gestire al meglio la data di consegna al cliente; i robot autonomi, capaci di svolgere operazioni di assemblaggio, movimentazione prodotti e componenti in sicurezza e in collaborazione con l’operatore e l’additive manufacturing, con l’utilizzo della tecnologia 3D printing per la realizzazione di componenti di piccola serie e alta personalizzazione richiesti ad-hoc dal clienti. Indossando gli Oculos Rift era infine possibile fare un tour virtuale della fabbrica. L’i-fab è stata riproposta anche in occasione dell’Inaugurazione dell’Anno Accademico, alla presenza del ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, lunedì 21 novembre: «In questa occasione abbiamo realizzato un prodotto nuovo, il calcio balilla. Vogliamo sperimentare le tecnologie di industria 4.0 su diverse tipologie di processi produttivi», conclude il Prorettore alla Ricerca della LIUC.


