Mi sembra doveroso spendere qualche parola sulla riforma del Credito Cooperativo, illustrata dal presidente Scazzosi all’assemblea dei soci, dall’angolo visuale che mi compete, quello aziendale. Se è vero come è vero che la riforma ha, fra i punti qualificanti e decisivi dell’assetto del futuro Credito Cooperativo, il fatto di mantenere il cuore in provincia e i muscoli nel gruppo unico che sarà, come potremo declinare il nuovo modello nella nostra operatività quotidiana? A tal proposito mi sono espresso a inizio maggio parlando nella convention dei dipendenti della nostra BCC. Punto primo; in questi anni abbiamo completato la transizione da semplice banca alla più complessa realtà di azienda. Non l’abbiamo fatto seguendo astruse procedure da manuale: abbiamo lavorato sul nostro capitale più importante, le persone. Quando si parla di plus, di fattore in grado di fare la differenza è alle persone che bisogna guardare, perché la risorsa umana è l’unica chiave in grado di azionare ogni vero cambiamento. Punto secondo; in questa ottica, nel sistema aziendale, la squadra viene prima ed è più importante del singolo giocatore. Beninteso; ogni persona deve essere messa nelle condizioni di esprimere al meglio la propria pro-attività nell’ottica di squadra e coloro che fanno questo devono essere premiati. Per questo, in un’azienda come oggi noi siamo, il merito è riconosciuto. Perché il merito è la leva per stimolare chi vuol fare squadra. Punto terzo; la nostra strategia, proprio perché siamo un’azienda, si dispiega su un orizzonte di medio-lungo termine, non su quello brevissimo e frenetico che è proprio della logica speculativa. La redditività che la nostra banca produce è da tempo una costante ed è figlia di una scelta strategica ben precisa assunta anni fa. Voglio essere chiaro: noi siamo e resteremo una Banca di Credito Cooperativo; l’impostazione aziendale non contrasta con la nostra missione, anzi ci permette di continuare a esercitarla. Ogni azienda -e una banca cooperativa lo è- deve produrre reddito per esistere. Noi lo stiamo facendo al meglio, con risultati di eccellenza a livello lombardo, e lo stiamo facendo focalizzandoci sui servizi e sulla consulenza, che, per una banca, rappresentano il presente e saranno, sempre più, il futuro. Parlo di un lavoro ad alto valore aggiunto che implica una forte dinamica relazionale; fattore, questo, che da sempre è il plus delle BCC e che è il miglior modo per coniugare la grande opportunità futura costituita dal gruppo unico con la nostra storia di banca al servizio del territorio. Guardiamo avanti con la fiducia di chi al futuro si è preparato da tempo.

