Una standing ovation di quelle che si riservano ai migliori: così è stato salutato Angelo Pinciroli, prima tromba della Fondazione“Arena di Verona”, bustese doc, al termine del concerto che si è svolto lunedì 8 ottobre a corollario dei festeggiamenti per i 110 anni della nostra Bcc. Un’ovazione riservata dall’ auditorium don Besana al musicista, certo, ma soprattutto all’uomo. Perché,onor del vero,se da un lato la performance musicale di Pinciroli è stata di quelle da brivido, dall’ altro, il musicista cresciuto all’ombra del campanile di San Salvatore e Margherita ha saputo reggere le redini di un palco particolare con ironia e frizzante serietà.«Mi capita sempre meno di tornare a casa -ha esordito il trombettista e, ve lo assicuro, suonare di fronte a parenti, amici, conoscenti è meno facile di quanto si possa credere».Applausi. Accompagnato dall’ orchestra di fiati di Santa Cecilia di Uboldo, Pinciroli si è esibito in un repertorio che ha spaziato dal classico al contemporaneo: da Ligabue passando per Ennio Morricone, fino agli spiritual, Henry James e Santana. Brani epici, resi ancor più toccanti dal suono della tromba di uno dei migliori “fiatisti” del Bel Paese. Pinciroli si è diplomato in tromba al conservatorio Giuseppe Verdi di Milano e si è rapidamente imposto sul palcoscenico internazionale grazie alle affermazioni in diverse competizioni; una per tutte il concorso internazionale Città di Stresa. Al suo attivo vanta collaborazioni con alcuni dei più importanti complessi musicali italiani: le orchestre del Teatro alla Scala, Rai, da Camera di Bologna, della Fenice di Venezia, l’Arturo Toscanini, dei Pomeriggi musicali, della Rtsi di Lugano e i Virtuosi italiani, tanto per limitarsi ai nomi più famosi. Questo impegno, che negli anni si è progressivamente intensificato, non lo ha comunque distolto da un’altra attività canonica per un musicista, quella didattica. In concerto Pinciroli ha calcato i più prestigiosi palcoscenici d’Europa, Vienna, Francoforte, Berlino, Zurigo, Parigi e Londra, diretto da bacchette del calibro di Lorin Maazel, George Pretre, Alain Lombard, Claudio Scimone e Julian Kovatchev. È del 1993 il ruolo di prima tromba e tromba solista nell’Orchestra della Fondazione “Arena di Verona”, con cui ha preso parte a numerose tournée all’estero. «Desideravamo fortemente che Angelo partecipasse ai festeggiamenti per i nostri 110 anni. Certo, Angelo ha molti amici e parenti che lo attendono sempre con passione,ma averlo sentito qui, nell’ auditorium della nostra Bcc è stata una di quelle emozioni che, raramente, capita di poter vivere ascoltando musica. Per questo, a nome di tutta la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, lo ringrazio di cuore», ha detto Lidio Clementi, presidente della nostra Bcc, che al termine del concerto, assieme a vice presidente Roberto Scazzosi e al direttore generale, Paolo Innocenti, ha consegnato ad Angelo Pinciroli la doppia “c” in oro, simbolo del movimento e segno visibile del concesso ruolo di socio onorario della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate. La performance del Maestro si sarebbe prolungata per tutta la notte, dati i numerosi “bis” richiesti dalla platea. Ma un maestro, non lo è solo nella sua specifica arte, ma anche, e forse soprattutto, nell’ eleganza: «Mi fermo qui -ha salutato Pinciroli- perché è giusto lasciare un po’ di gusto per la prossima volta che tornerò». Chapeu.